Lorenzo Guadagnucci riflette sull’antifascismo di ieri e di oggi, ripercorrendo le strade dei partigiani e delle stragi di civili della Seconda Guerra Mondiale, da Monte Sole a Sant’Anna di Stazzema.
Un piccolo gruppo di donne, uomini e ragazzi partecipa a una Camminata per la pace da Monte Sole a Sant’Anna di Stazzema, luoghi della Resistenza e delle stragi di civili fra le più feroci del periodo della guerra di Liberazione.
Fra silenzi, riflessioni, ricordi e fortissime emozioni, prende via via corpo la domanda cruciale che ciascuna e ciascuno si porta dentro: «Che cosa significa – oggi – dichiararsi antifascisti?». Le risposte sono difficili, sofferte e per nulla scontate, ma alla fine convergono: impegnarsi con i fatti nella costruzione di un mondo liberato dagli orrori del Novecento, che ancora incombono, magari con altre forme, ma che fingiamo di non vedere. Il nazionalismo, i fascismi, l’odio razziale, le discriminazioni, il genocidio dei migranti, le guerre. Soprattutto le guerre, quelle ingiuste e quelle giuste, che non esistono; quelle presenti e quelle che minacciamo di fare; quelle degli altri e le nostre. Questa è la lezione che le persone uccise su quelle montagne ci chiedono di ascoltare.
Introduce l’incontro Marta Bonafoni
Martedì 3 gennaio ore 18