Domenica 25 febbraio alle ore 18 alla gelateria Splash in Via Eurialo 102 non potete mancare!
“Un italiano en La Habana” nasce dal desiderio dell’attore, comico, Paolo Pesce Nanna, di condividere con il suo pubblico le emozioni vissute in quarantotto meravigliosi giorni a La Habana, dove l’Autore era stato invitato a partecipare, in occasione della XXIV Settimana della Cultura Italiana a Cuba, ad una commedia teatrale. Parlare soltanto di questa, presentata in diverse repliche e con grande “éxito” di pubblico e critica, presso il prestigioso “Teatro América”, sarebbe stato sicuramente riduttivo. Il libro è molto altro.
È un diario di bordo dettagliato; dalla scoperta e il colpo di fulmine verso il balletto classico, fino ad allora rifiutato a priori, le prove faticosissime in una lingua sconosciuta, con fraintendimenti quotidiani che davano vita a siparietti indimenticabili, l’abbattimento da parte del regista della “quarta parete” a teatro, una cosa inizialmente scioccante, i Mondiali di Calcio vissuti in un Paese dove lo sport nazionale è il baseball, la riscoperta della vecchia passione giovanile per la salsa cubana, e poi i concerti, le gite in posti incantati, il cibo, il Covid, la “Santería” e l’amicizia con la A maiuscola.
“Cuba es Cuba” lo si sente nei vicoli dell’Habana Vieja. Cuba es Cuba”, è proprio così. Quello qui raccontato è un insieme fantastico di incontri con persone eccezionali: poeti, maestri di musica, cantanti, ballerine, autori teatrali, giornalisti, fruttivendoli, panettieri, tassisti, musicisti di strada con vecchie e raffazzonate chitarre a cui mancavano alcune corde e venditori di soldi e sigari.
Ed è proprio grazie ad uno di questi incontri che nasce l’idea di questo lavoro, che potremmo definire il “Cuba libro” – rigorosamente “quarta parete free” – di uno degli attori più versatili e talentuosi del nostro panorama teatrale.
Ogni pagina di “Un italiano en La Habana” è un viaggio, una scoperta continua di luoghi, di cose e di persone, e la sua narrazione esilarante, commovente, tragica e irreale ti inchioda alla lettura, e proprio come tutti i precedenti libri di Paolo Pesce Nanna, quando stai leggendo l’ultima riga, pensi subito: ma il prossimo?